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Se parlare dell’importanza dell’acqua sembra per certi versi scontato, basti leggere le parole dell’European Hydration Institute: «Un’adeguata idratazione dell’organismo è un requisito assoluto per la salute ed è essenziale per l’esistenza stessa. L’acqua aiuta le principali reazioni chimiche vitali dell’organismo e mantiene le corrette funzioni corporee.»
Non servirebbe aggiungere molto altro, eppure in ben poche situazioni ci si può realmente definire “euidratati” vale a dire nel corretto stato di equilibrio idrico. Infatti molto più spesso siamo disidratati o iperidratati in modo più o meno importante e questo non giova alla nostra salute.
Essa, in sintesi, rappresenta il solvente delle reazioni metaboliche, regola il volume cellulare, consente il trasporto dei nutrienti e lo smaltimento dei residui nei processi metabolici.
Esplorando il nostro corpo partendo dall’esterno, incontriamo la pelle. Essa ha necessità di essere sempre adeguatamente idratata, altrimenti non riesce a contrastare i fattori esterni che la attaccano, la irritano, la invecchiano: sole, freddo, caldo, vento, polvere, smog, per citare i principali. La prima linea di azione è basata su una corretta idratazione, al fine di consentire alla pelle di essere sempre all’optimum di funzionalità. Il nostro corpo produce molte molecole di cui ha bisogno per rimanere idratato a livello cutaneo. Una per tutti, l’acido ialuronico: un polimero che svolge molte azioni, tra cui quella di “catturare” l’acqua in modo efficiente e rilasciarla un po’ alla volta, garantendo la corretta idratazione della pelle nel tempo. Il nostro corpo lo produce, ma non sempre è sufficiente per sopperire alle richieste quotidiane e più avanza l’età, più la sua sintesi è difficoltosa. Una seconda arma di difesa è il film idrolipidico che impedisce che l’acqua presente negli strati superficiali del nostro corpo evapori in modo incontrollato, disidratando la pelle. Detergenti non adeguati, uso costante di soluzioni a base di disinfettanti, il microclima generato dall’uso di mascherine sono tra i fattori esterni che lo alterano. In questo caso è l’uso di detergenti delicati e emollienti che aiuta a mantenerlo e ripristinarlo efficacemente.
Una buona idratazione è fondamentale anche per mantenere la temperatura corporea regolare e, nel caso ci sia febbre, a compensare la perdita d’acqua legata all’ipertermia. Come? Partendo dalla semplice acqua, magari inserendo in alternanza anche un salino, ad esempio a base di magnesio. Le articolazioni hanno bisogno di acqua per ottimizzare l’azione dei fluidi presenti nelle capsule articolari, che lavorano come ammortizzatori e lubrificanti; senza di essa la disidratazione comporta una maggiore frizione dovuta al movimento, che apre la porta prima all’infiammazione, poi a dolore e a lungo a maggiore usura delle stesse. Essere ben idratati riduce questo fenomeno.
Andando ancora più in profondità, il nostro corpo è costituito da cellule, che per funzionare bene hanno necessità di un adeguato stato di equilibrio di idratazione, detto equilibrio osmotico. Il nostro organismo non funziona più bene e si può sviluppare una condizione di infiammazione di basso grado, detta infiammazione cronica silente. Una specie di fuocherello, che brucia senza dare nell’occhio, ma che nel tempo se non lo spegniamo altera l’omeostasi ed intacca il nostro stato di salute. In questo caso, da un lato dobbiamo mantenerci idratati, dall’altro è importante aiutare il nostro corpo a difendersi da questo fenomeno. Gli Omega-3 ad esempio giocano un ruolo importante in questa battaglia. Quindi, mantenere la corretta idratazione è importante, ma come si può fare?
L’acqua corporea totale (TBW) è divisa in due compartimenti principali: quello intracellulare e quello extracellulare e i rispettivi valori variano in funzione dello stato di nutrizione, età e sesso. È fondamentale conoscere la quantità di acqua totale, ma anche come questa viene distribuita tra intra ed extracellulare. La maggior parte dell’acqua si trova a livello intracellulare (all’interno delle cellule), essa rappresenta circa il 60% della TBW nell’uomo e circa il 56% nella donna. Una tecnica che permette di misurare l’equilibrio idrico è la Bioimpedenzometria (BIA): misura in modo preciso e non invasivo sia la quantità che la “posizione” dei nostri fluidi, aiutando a capire quale sia la strategia più adatta a ciascuno.
Rughe attiniche: una tipologia di rughe che si presentano verticalmente sul viso “effetto plissé” e sono dovute in primis alla fotoesposizione.
Con i primi soli attenzione alla comparsa delle macchie, un inestetismo diffuso che richiede le armi giuste per essere contrastato e attenuato.