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Afa: strategie anti-caldo

Dalla A di alimentazione alla Z di zanzare, tanti consigli per un’estate in salute e in sicurezza

 

Diverse sono le strategie da adottare per far fronte all’afa ed evitare importanti rischi per la salute. Cerchiamo, allora, di non programmare impegni nelle ore più calde della giornata e, soprattutto, evitiamo sforzi fisici. Vestiamoci con abiti chiari, leggeri e in fibre naturali, evitiamo di restare nell’auto parcheggiata al sole e, se siamo in viaggio, diamo tempo all’organismo di adattarsi ai climi caldi ai quali non è abituato.

 

Mangiare (poco) & bere (molto)

Evitiamo cibi pesanti e raffinati e apparecchiamo una tavola allegra con i cibi amici dell’estate. Frutta e verdura di stagione, che contengono tanta acqua e vitamine, pochi grassi, cotture leggere. Dimentichiamo i cibi proteici e ricchi di sodio che richiedono acqua per essere metabolizzati. E, ancora, usiamo poco sale e tante spezie. Faremo anche prima a preparare pranzi e cene! Evitiamo l’alcol e beviamo regolarmente, anche se non ne sentiamo bisogno, come spesso capita agli anziani. D’estate col sudore tendiamo a perdere più liquidi, che vanno subito reintegrati per non incorrere nelle conseguenze della disidratazione. Cerchiamo allora di portare sempre con noi un po’ d’acqua e di berne almeno 2 litri al giorno.

 

Gambe gonfie?

Gonfiore, indolenzimento e formicolii associati a un senso di pesantezza sono altri inconvenienti che si accentuano col caldo colpendo soprattutto le gambe. Se è vero che vi è in parte una predisposizione genetica, l’insufficienza venosa – che si contraddistingue per una difficoltà del sangue nel suo percorso di ritorno dalla periferia al cuore – può essere contrastata con un adeguato stile di vita. È necessario controllare il peso, praticare una moderata attività fisica, eliminare il fumo e scegliere in ambito naturale i giusti alleati. Numerosi sono, infatti, i rimedi naturali in grado di dare sollievo sia in forma orale (compresse, tinture madri e macerati glicerici) sia per applicazione locale (creme, gel, spray). Gli attivi più utili sono rutina diosmina ed esperidina tra i flavonoidi ed escina e meliloto, in grado di migliorare il flusso sanguigno e l’elasticità dei vasi.

 

Zanzare & co.

Il caldo intenso e l’umidità favoriscono la proliferazione degli insetti e in particolare delle zanzare. Evitiamo i ristagni d’acqua nei sottovasi, indossiamo abiti lunghi e chiari e difendiamoci con prodotti repellenti. Leggiamo l’etichetta per verificare contro quali insetti il prodotto è stato testato e stiamo attenti se allergici o sensibili al principio attivo o a qualche eccipiente. La definizione di repellente è riservata ai prodotti in grado di tenere lontano gli artropodi ematofagi (zanzare e zecche). I principi attivi possono essere di origine naturale o di sintesi. Tra le sostanze più attive di origine naturale spiccano gli oli essenziali: citronella, lavanda, tea tree, melissa, menta piperita, eucalipto, geranio, basilico e lemongrass.

 

Aria condizionata?

Sì ma senza esagerare Può essere una grande alleata o una subdola nemica. A fare la differenza è il nostro uso. Se le temperature impostate sono troppo basse rispetto all’ambiente esterno, l’eccessivo sbalzo termico può causare diversi malanni. I rischi maggiori sono mal di gola con disidratazione e secchezza della faringe cui segue bruciore/raucedine che può esitare in tracheite, bronchite, mal di schiena e torcicollo, congiuntivite o problemi agli occhi, mal di testa o d’orecchie con otite. Non sono rari anche blocchi della digestione che scatenano mal di pancia e coliche addominali. Impariamo a usare bene il climatizzatore, e verifichiamo regolarmente la manutenzione dei filtri.

 

Il colpo di calore

In presenza di caldo elevato e tassi di umidità che sfiorano o superano il 90%, comportamenti poco prudenti possono predisporre al colpo di calore. Una grave conseguenza cui si va incontro quando la temperatura dell’organismo sale oltre i 40 °C. Può colpire entrambi i sessi, a qualunque età e stato di salute: è tuttavia più probabile in soggetti fragili, bambini e anziani, nei quali il controllo della temperatura corporea è meno efficiente nel gestire lo sbalzo termico. Intervenire per tempo è fondamentale per evitare gravi danni agli organi (cervello, cuore, reni, muscoli) e non ultimo il decesso, che può sopraggiungere per lo shock causato da un’improvvisa riduzione della pressione arteriosa. I sintomi principali sono l’innalzamento della temperatura corporea a valori pari o superiori ai 40°C, la comparsa di nausea, vomito e pelle arrossata, la respirazione o i battiti cardiaci accelerati, mal di testa, crampi o debolezza muscolare fino allo stato confusionale e alla perdita di coscienza. Immediato deve essere il ricorso a un medico e a un’unità di pronto soccorso. La vittima del colpo di calore deve essere spostata all’ombra e si deve abbassare la temperatura corporea con impacchi freschi e vaporizzazione di acqua.

 

Attenzione ai farmaci

Le condizioni ambientali possono incidere sull’integrità, la sicurezza e l’efficacia dei medicinali. Alcuni farmaci, a causa del loro meccanismo d’azione, possono interferire con la termoregolazione (antidepressivi), altri con i livelli di idratazione (diuretici), altri ancora compromettere lo stato di vigilanza e aumentare lo stato confusionale. Cautela anche con i farmaci fotosensibilizzanti. Il loro uso e la contemporanea esposizione al sole può comportare la comparsa di reazioni cutanee simili a un’intensa scottatura, con eritema, edema e reazione orticarioide con vescicole. Tra i maggiori responsabili vi sono i contraccettivi orali, alcuni FANS (antinfiammatori non steroidei), alcuni antimicrobici e cardiovascolari, isotretinoina, ma l’elenco non finisce qui. Leggere sempre il foglietto illustrativo e comunque non esporsi senza adeguate precauzioni sono abitudini importanti. Non ultima, la terapia: solo su consiglio del medico va modificata. E la conservazione? I medicinali devono essere sempre conservati in un luogo fresco e asciutto non superiore ai 25°C per assicurarsi che le caratteriste farmacologiche siano preservate. Se la temperatura è espressamente indicata, come per l’insulina, non rispettarla li rende dannosi e inutilizzabili.