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Che differenza c’è tra virus e batteri?

Quando è davvero utile l’antibiotico? Qual è il ruolo dell’Echinacea?

Ciao! Sono la dottoressa Alessandra e oggi voglio parlare con voi della differenza tra virus e batteri.

Quante volte avete sentito “Copriti bene che fa freddo e poi sta male!”?

Ma come abbiamo visto in precedenza, non è il il freddo in sé l’agente scatenante della malattia, né è a causa sua che i virus diventano più aggressivi! Semplicemente il freddo impedisce al nostro organismo di difendersi adeguatamente perché rallenta il movimento delle nostre cellule ciliate e, di conseguenza, l’espulsione del muco, rendendo più facile la penetrazione dei virus del raffreddore e dei batteri.

I veri responsabili delle malattie da raffreddamento sono quindi i virus e i batteri. Spesso però si fa confusione tra cos’è un virus e cos’è un batterio, e siccome conoscere la differenza tra questi due microrganismi è molto importante vediamo insieme le caratteristiche dell’uno e dell’altro:

  • I Virus causano la maggior parte delle infezioni, sono più piccoli rispetto ai batteri e riescono ad entrare nelle cellule, a riprodursi e infettarne di nuove. Le cose che dobbiamo ricordarci sono queste: contro di loro gli antibiotici sono inutili e senza una cellula da sfruttare non sono in grado di sopravvivere per più di qualche ora.
  • I Batteri invece sono più grandi dei virus e riescono ad avere vita propria, sopravvivendo su superfici inerti. Soltanto contro i batteri si possono utilizzare gli antibiotici.

Ma soffermiamoci ora su ciò che è importante sapere sugli antibiotici. Gli antibiotici non sono altro che delle molecole chimiche, di origine naturale (prodotte da microorganismi come muffe o batteri) o chimica, in grado di bloccare la riproduzione dei batteri o di ucciderli, agendo su strutture che solo i batteri possiedono.

Gli antibiotici sono un’arma preziosa, indispensabile e potentissima ma è fondamentale essere consapevoli del fatto che sono in grado di agire solo sui batteri e quindi sulle patologie che derivano dalla loro azione (tonsilliti, polmoniti, broncopolmoniti). L’antibiotico non agisce invece sui virus che causano la maggior parte delle malattie invernali (raffreddori, tracheiti, laringiti, faringiti, maggior parte delle bronchiti). Usare a sproposito gli antibiotici è molto pericoloso non solo perché non risolve la problematica ma perché rischia di dare a lungo termine forme di batteri resistenti (antibioticoresistenza): ecco perché vanno presi solo ed esclusivamente quando necessario e sempre dietro prescrizione medica.

Inoltre, sappiamo che se da un lato l’antibiotico ci libera dai batteri «cattivi» responsabili dell’infezione, dall’altro lato va anche ad alterare la normale flora microbica dell’individuo, uccidendo anche i batteri buoni che vivono all’interno del nostro corpo e che aiutano a proteggerci dalle infezioni. Utilizzare l’antibiotico a sproposito per curare un semplice mal di gola è un po’ come far esplodere una bomba in casa per uccidere un ragno! Non andremo ad uccidere solo il ragno ma ogni altra cosa al suo interno. Per sostenere le nostre difese e giocare sulla prevenzione dei malanni di stagione possiamo contare sull’Echinacea, una pianta molto utile per potenziare e tenere allenati i nostri meccanismi di difesa.

L’Echinacea è una pianta molto conosciuta e che viene utilizzata fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali, in particolare proprio per la sua azione immunomodulante, ossia è in grado di sostenere in maniera naturale le difese immunitarie del nostro organismo. Utilissima soprattutto per la prevenzione delle malattie infettive delle vie aeree superiori.

Esistono diverse specie di Echinacea: le più utilizzate in fitoterapia sono l’angustifolia, la Purpurea e la Pallida. Gli attivi che supportano le difese immunitarie sono contenuti principalmente nelle radici e, in misura minore, nelle parti aeree. È possibile integrare con l’Echinacea durante tutto il periodo invernale ma non in maniera continuativa, la sua efficacia è massima quando viene assunta a cicli di 20 giorni con 10 di pausa. È stata dimostrato, infatti, un significativo aumento dello stimolo immunitario tra la 2° e la 3° settimana di somministrazione. Quindi mi raccomando, cicli, 20 giorni di assunzione e 10 di pausa!

Avete capito allora quando usare gli antibiotici? E l’Echinacea? Se avete domande, scriveteci nei commenti per ogni tipo di dubbio, vi risponderemo il prima possibile!

Arrivederci alla prossima pillola si Salute in cui affronteremo il tema dell’alimentazione e del sistema immunitario!


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