Orari e Farmacie di Turno
Tutti conosciamo l’importanza di una corretta fotoesposizione per prevenire danni alla nostra pelle ed è quindi bene ricordare di non esporci nelle ore più calde, di indossare occhiali da sole e cappello per ripararci e scegliere dei buoni prodotti solari da applicare su tutta la nostra pelle. Ma quali sono le caratteristiche che la nostra crema deve avere? Sicuramente la protezione deve essere efficace nel proteggerci dai raggi dannosi per la cute, deve essere sicura, piacevole da applicare e rispettosa delle pelli più sensibili.
A tutte queste richieste si aggiunge un’ultima, ma non meno importante, esigenza. La nostra crema solare deve essere ecosostenibile, ossia rispettosa dell’ambiente, in particolare di quello marino. Ricerche scientifiche recenti hanno evidenziato che i nostri mari si trovano in grave difficoltà. Oltre alla plastica, all’inquinamento ed alla pesca intensiva, si è visto che alcuni ingredienti chimici introdotti dall’uomo danneggiano la flora e la fauna marine.
In particolare, i coralli sono tra gli esseri viventi più fragili e a maggior rischio di estinzione. Questi invertebrati marini costituiscono un habitat ed una risorsa alimentare per numerose specie animali e vegetali. Gli ecologi confermano che la barriera corallina australiana si è ridotta di quasi il 30% in 30 anni.
Le cause principali di questo dramma ambientale sono in primis il surriscaldamento degli oceani ad opera del cambiamento climatico ma anche l’impiego massiccio di creme solari. Dagli studi di valutazione del potenziale impatto negativo delle creme solari disperse nell’acqua è emerso che ogni anno vengono rilasciate dalle 6 alle 14mila tonnellate di creme solari nelle aree delle barriere coralline tropicali.
Nelle ore successive al loro scioglimento in mare la maggior parte di queste formulazioni distrugge o danneggia alghe e coralli. In seguito a queste terribili notizie, alcune destinazioni turistiche quali Palau, nell’arcipelago della Micronesia, le isole Hawaii e la Florida, hanno deciso di vietare l’uso di solari contenenti sostanze nocive per il mare.
Le sostanze vietate sono principalmente due filtri solari: Oxybenzone (Inci: Benzophenone-3) ed Octinoxate (Inci: Ethylhexyl Methoxycinnamate), oggetto di attenzione in quanto chimicamente simili a molecole già classificate come interferenti endocrini. Studi scientifici dimostrano che questi due filtri solari sono tossici per lo sviluppo dei coralli: ne riducono le capacità riproduttive, aumentano la loro suscettibilità nei confronti di infezioni virali predisponendoli allo sbiancamento e quindi alla morte.
Scegliere prodotti solari ecosostenibili che non contengano questi due filtri solari è sicuramente una buona azione per proteggere noi ed il nostro pianeta. Chiedi consiglio al tuo farmacista.
INTERFERENTI ENDOCRINI
Sostanze che, una volta assorbite dall’organismo, alterano la normale funzionalità ormonale dell’apparato endocrino causando effetti avversi alla salute dell’organismo stesso e alle sue capacità riproduttive.
SBIANCAMENTO DEI CORALLI
Fenomeno distruttivo che colpisce i coralli ed il loro ecosistema. I coralli sono piccoli polipi che vivono in simbiosi con delle alghe unicellulari che effettuano la fotosintesi, producendo il nutrimento per il corallo. In seguito a stress esogeni quali un aumento della temperatura dell’acqua o la presenza di agenti inquinanti, il polipo espelle l’alga simbiontica, perdendo la sua unica fonte di nutrimento. In mancanza dell’alga, il corallo è destinato a morire, assumendo un colorito bianco da cui deriva il nome del fenomeno.
Fonte: rivista Farmacisti Preparatori Estate 2020 – Unifarco
Rughe attiniche: una tipologia di rughe che si presentano verticalmente sul viso “effetto plissé” e sono dovute in primis alla fotoesposizione.
Con i primi soli attenzione alla comparsa delle macchie, un inestetismo diffuso che richiede le armi giuste per essere contrastato e attenuato.